Un punto al giorno… (Mz10)

Un punto al giorno non toglierà il medico di torno, ma… può dare grandi benefici.

Il Pensatore di Auguste Rodin nella sua strana posizione sta stimolando il suo Meridiano della Milza effettuando un’intensa pressione di Auto Shiatsu con la punta del gomito sul punto xuehai (Mz10 o Sp10), “Mare del Sangue”.

Immagino che il noto scultore non fosse a conoscenza dei punti e dei meridiani energetici, ma la sua opera esprime in modo mirabile il groviglio interiore di una persona tormentata dai suoi pensieri. La conoscenza dei punti e dei meridiani si è sviluppata nel corso dei secoli e dei millenni proprio grazie all’attenta osservazione dei comportamenti, dei gesti e delle pose spontanei collegati ai movimenti energetici interiori ed esteriori del corpo, della mente e dello spirito.

Secondo la tradizione orientale il Meridiano della Milza ha un ruolo fondamentale nel processo digestivo che va inteso in tutti i suoi aspetti: certamente dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista mentale, intellettuale, emotivo, morale e spirituale. In questa ottica la digestione del cibo è esattamente equivalente alla “digestione” dei pensieri e delle idee. Tutti questi processi condividono lo stesso tipo di movimento, la stessa “energia”: è il movimento di impastamento, è il “ruminare” oppure il “rimuginare”.

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Un punto al giorno… (Vu60)

Un punto al giorno non toglierà il medico di torno, ma… può dare grandi benefici.

Si racconta che un giorno, in Cina, un contadino sofferente di un forte dolore ai lombi si stesse preparando la cena su un fuoco di legna dopo una dura giornata di lavoro. Il poveretto zoppicava e stava spostando la pentola per cuocere il riso quando, inavvertitamente, inciampò dando un calcio ai tizzoni ardenti, uno di questo gli rimbalzò sul piede causandogli un acuto dolore, urlando l’uomo balzò il più lontano possibile dal fuoco e si massaggiò il piede ustionato, poi stupefatto si accorse che la schiena non gli doleva più così intensamente e che era saldo su tutte e due le gambe. La leggenda dice che fu così che l’uomo scoprì l’uso dei punti dei meridiani e la moxa che in modo meno cruento ancora oggi si usa per migliorare la salute.

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Un punto al giorno… (St36)

Un punto al giorno non toglierà il medico di torno, ma… può dare grandi benefici.

Punto 36 del meridiano dello Stomaco

Il punto 36 del Meridiano dello Stomaco (St36) è in assoluto uno dei punti energetici più conosciuti, efficaci ed importanti.

Il suo nome cinese Zu San Li (in giapponese Ashi San Ri) significa Tre miglia (o tre distanze) sulla gamba e ci ricorda la sua posizione (3 distanze = 4 dita sotto il ginocchio), ma anche l’abitudine degli antichi viaggiatori orientali di autotrattarlo regolarmente contro la stanchezza delle gambe.

Noi non siamo più  abituati, ma all’epoca si viaggiava principalmente a piedi. Tradizionalmente gli eserciti, durante gli spostamenti di truppe a marce forzate, facevano una sosta ogni 3 miglia (circa 5 chilometri) per rifocillarsi e trattare il punto Stomaco 36. Si dice che anche i rivoluzionari di Mao abbiano utilizzato questa tecnica per riuscire a completare la famosa “Lunga Marcia”.

Come trovare il punto:

  • piegare la gamba a 90° tenendo il ginocchio fra indice e pollice con il medio contro il bordo dell’osso (la tibia). Il punto si trova sotto il polpastrello del dito medio.
  • Altro metodo: il punto si trova nella depressione fra le due ossa della gamba (tibia e perone) 4 dita sotto il bordo inferiore della rotula.
St36

A cosa serve:

  • è un punto di benessere generale,
  • elimina la stanchezza, tonifica e rafforza le gambe,
  • regolarizza la digestione.

Come auto-trattare il punto:

  • Il punto non va trattato o stimolato in gravidanza.
  • Trattare allo stesso modo da entrambi i lati.
  • Da seduti, sovrapporre le dita delle mani, puntare la punta del polpastrello dell’indice sul punto e premere tirando verso di sé. Mantenere una pressione statica per alcuni minuti. (Non fatelo se avete le unghie lunghe.)
  • In alternativa si può utilizzare un bastoncino. Ad esempio una bacchetta del ristorante cinese o una biro (mi raccomando: non dalla parte della punta!).
  • Particolarmente indicato, per chi conosce il metodo, è il trattamento attraverso il calore con la Moxa. In tal caso tagliare una fettina sottile di zenzero da tenere con una pinzetta per coprire il punto.

Per gli sportivi, ma anche per tutti coloro che patiscono stanchezza e debolezza alle gambe, segnalo un metodo tradizionale di “doping naturale”: si tratta semplicemente di porre un cece (crudo) o un oggetto sferico di dimensioni adeguate sul punto e di fermarlo con del cerotto. In questo modo si crea una sollecitazione lieve, ma continua, che rinvigorisce le gambe e limita la stanchezza.

Un punto al giorno… è un utile complemento per mantenersi in salute e ci fa capire l’importanza di ricevere regolarmente trattamenti Shiatsu per stare bene ed esprimere al meglio la nostra energia.

(Leggi anche gli altri articoli della serie “Un punto al giorno…”)

Valter Vico
Trattamenti Shiatsu, corsi e consulenze
valter.vico@gmail.com

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