È difficile spiegare da un punto di vista teorico al ricevente il concetto di energia. Però è qualcosa che si avverte sempre di più con le persone che vengono trattate.
[…] Ci si dedicava ai problemi fisici, della colonna vertebrale. Questo concetto era facile da capire per il ricevente: togli il dolore e la persona si accontenta. Poi, intorno al 2000, le cose sono cambiate: i pazienti arrivavano con un sintomo diverso che non era più solamente fisico. La vita moderna, che dedica molto tempo al computer e ai telefonini, non solo provoca dolori di tipo fisico, ma tende a trasformarli in dolori emozionali e mentali. Mi sono reso conto che se lavoravo soltanto sul dolore fisico le persone non erano più contente, come accadeva prima. E quindi nella mia attività ho introdotto punti per il trattamento delle emozioni. Non si può più lavorare in modo meccanico. Ho capito che occorrevano diverse prospettive, a cominciare dal movimento dell’energia nei meridiani. La medicina tradizionale cinese parla di ristagno di energia in un corpo non equilibrato.
