
LA TEORIA DEI 5 ELEMENTI
Il sistema filosofico su cui si fonda la metodica dei punti nella medicina cinese.
di P.E. Quirico
Nel libro che serve da regola (Shu Jing), scritto nel IV secolo a.C., è narrata la storia della Cina dall’origine dell’Universo fino ad allora e vi si possono leggere nozioni assai interessanti sulla nascita del pensiero filosofico che pose in seguito le basi della M.T.C..
L’opera, come la Bibbia e gli altri testi tradizionali antichi, asserisce che all’inizio era il Caos, simile ad una massa in ebollizione. Da questo si separarono due forze, lo yin e lo yang, dalla cui azione coordinata nacque un uomo di nome Pan Gu. Quest’essere, appena nato, con l’aiuto del Drago, della Fenice e della Tartaruga, costruì la Terra, il Sole e la Luna, in 18.000 anni. In seguito il suo corpo crebbe smisuratamente, fino a diventare grande come l’Universo, con il quale si confuse: così dalla sua testa originarono le montagne, dal respiro le nuvole, dalla voce il tuono, mentre i fiumi nacquero dai suoi capelli e dalla pelle, i metalli dalle sue ossa ed infine dal sudore venne la pioggia.
I PRINCIPI ORDINATORI DEL MONDO
Mentre Pan Gu stava terminando la creazione del Cielo e della Terra (secondo il principio dello yin-yang) apparvero i “cinque antenati”, ciascuno con uno specifico compito. L’antenato giallo regnava sulla terra, quello rosso sul fuoco, l’antenato nero nell’acqua, il quarto detto “principe dei boschi” sulle foreste e l’ultimo “madre dei metalli” sulle ricchezze minerarie. A questo punto apparve il principe Shangdi ed i cinque lo invitarono a diventare il loro sovrano. Questi accettò ed allora quattro antenati si disposero secondo i punti cardinali, mentre il quinto, quello legato al colore e alla terra, si pose al centro e si diede all’insegnamento della arti e mestieri al genere umano. Molto tempo dopo questo sarebbe tornato in vita nel mitico personaggio di Lao Tze, autore del Libro della Norma (Tao Te Ching) e fondatore del pensiero Taoistico.
Infine gli uomini nacquero dai vermi che erano numerosi sul corpo di Pan Gu. In questo breve racconto si possono trovare tutti gli elementi basilari del pensiero tradizionale cinese: lo yin-yang è il principio binario ordinatore della materia, Pan Gu rappresenta il concetto panteistico (l’etimo del sostantivo è comune all’ellenico pan = tutto) che è alla base del pensiero orientale. Secondo quest’ultimo l’uomo comprende in sé i tre piani esistenziali: materiale, psichico e trascendente o divino, per cui non vi è alcun motivo di postulare un’entità superiore al di fuori di esso, che lo giudica e ne guida l’esistenza.
L’essere umano, essendo generato dal cielo e dalla terra, ha tutto in potenza dentro di sé e gli basta seguire la retta via, rappresentata dalle leggi della natura e descritta dal Tao, per compiere il proprio ciclo in modo appropriato. Il sacerdote non è quindi un tramite con un Dio lontano, ma un esperto maestro che aiuta chi lo desidera a trovare nell’interiore la propria essenza universale. Allo stesso modo il medico è un precettore che guida i suoi pazienti nel mantenimento della salute, e delle normali funzioni fisiologiche e non il deus ex machina che interviene quando ormai tutto è compromesso. Sono questi concetti assai importanti che un agopuntore non dovrebbe mai dimenticare.
I cinque elementi sono individuati nella fase terminale della creazione del Cielo e della Terra sotto forma di antenati, ciascuno dotato di un compito specifico. Così appaiono successivamente al dualismo yin-yang, che pone le basi dialettiche del divenire, e simboleggiano le leggi fisico-chimiche che reggono il mondo tramite i fenomeni naturali.
Il Taoismo viene presentato come filosofia civilizzatrice, poiché l’antenato giallo, che non a caso è precettore della razza dello stesso colore, rinascerà nell’insegnamento di Lao Tze e del Tao. Attualmente si ritiene che la teoria wu xing, tradotta nella nostra lingua come teoria dei “cinque elementi” o dei “cinque movimenti”, sia stata formulata per iscritto per la prima volta nel IV secolo a.C., per cui si può supporre che la sua nascita sia stata antecedente; in ogni caso sembra certo che tanto lo yin-yang quanto il wu xing siano stati adottati definitivamente sotto la dinastia degli Zhou (722-257 a.C.), divenendo parte integrante della metodica diagnostica e terapeutica.
LA CLASSIFICAZIONE QUINARIA
Ora cerchiamo di individuare il significato della teoria all’interno della M.T.C., di cui è un cardine. Sappiamo che il pensiero antico è governato dalla analogia e dalla simpatia; le cose si trovano raggruppate per similitudine in classi apparentemente non omogenee, delle quali ognuna è dotata di un principio ordinatore analogico. In ogni classe confluiscono così gli elementi più disparati, che avranno però tra loro tutti un principio in comune. Nella teoria dei wu xing ciascun elemento è contemporaneamente la cosa che rappresenta ed il simbolo di una forza che agisce nella natura provocando specifici effetti. Ad esempio all’elemento fuoco si associa l’idea della combustione, il colore rosso, la stagione dell’estate, il clima caldo, il punto cardinale Sud, l’ora del mezzogiorno. L’insieme di questi fattori, che sicuramente hanno molti punti in comune, è il principio ordinatore della categoria, nella quale confluiranno tutte le cose dotate delle maggiori analogie tra loro. Ad esempio l’Organo Cuore, che pompa il sangue, rosso e caldo, e lavora più faticosamente in estate col clima caldo, vi troverà una sede naturale, e con esso il Fu (viscere) associato Intestino Tenue. Per lo stesso motivo l’ora di maximum energetico del cuore sarà il mezzogiorno e la gioia e il terrore che provocano palpitazioni e tachicardia improvvise, appartengono pure alla categoria fuoco. La lingua e il gusto, che la M.T.C. collega al Cuore, sono a loro volta inclusi nello stesso elemento.
Secondo tale criterio il concetto di nascita sarà associato alla stagione della primavera, così come l’Est e l’alba, luogo e momento in cui il sole sorge. Il clima ventoso è tipicamente primaverile ed il colore abbinato sarà il verde prorompente della vita vegetale che si risveglia dopo il sonno invernale. L’Organo che trova posto in questa categoria è il fegato, cui la M.T.C. assegna il compito di regolatore del Qi, cioè dell’energia vitale dell’organismo. Proprio l’alba e la primavera coincidono con i momenti critici di astenia, ipotensione ed inappetenza che affliggono tanti pazienti, e spesso li fanno ricorrere ad accattivanti boccette “ricostituenti”.
Anche nella nostra cultura esiste il carattere bilioso, per cui l’ira e le turbe del subconscio possono rientrare nella categoria legno. Mentre l’idea della nascita è associata alla serie di concetti che abbiamo appena esaminato, quella del declino ne richiama altri, di tipo complementare ed opposto. La stagione corrispondente è l’autunno, la fase del giorno è il tramonto ed il punto cardinale è l’Ovest. Il clima corrispondente è il secco, mentre l’elemento associato è il metallo, forse perché simbolo della ferita, quindi della caduta e della perdita di vitalità. Il sentimento che contraddistingue questa situazione è il dolore e il colore è il bianco, per via della lucentezza del metallo. Il polmone, che patisce la secchezza dell’aria, è designato come Organo della categoria metallo.
Al declino segue la stagnazione, oppure se si vuole, una morte, che però prelude ad una rinascita nel dinamismo universale. A questa fase corrisponde l’elemento acqua, assimilato ad inverno, Nord, mezzanotte, clima freddo, colore nero, sentimento di paura. L’Organo acqua, è il rene, per ovvi motivi, e non dimentichiamo che la M.T.C. assegna proprio al rene il compito di tesaurizzare l’energia yuan, ancestrale, ereditaria, e di provvedere alla riproduzione, ovvero alla rinascita del proprio patrimonio genetico in un’altra vita. Il senso associato al rene è quello dell’udito, perché nella senescenza, con il calare dell’energia propria in questo Zang (organo)spesso compaiono ipoacusia ed acufeni.
Infine, nel sistema quinario l’ultimo elemento è rappresentato dalla Terra, che rispetto agli altri occupa una posizione di centralità, poiché è il teatro su cui avvengono i mutamenti. Essa rappresenta la trasformazione, poiché è in continuo divenire e cambia a seconda dell’intensità e della qualità delle forze che vi operano. La posizione rispetto ai punti cardinali è quella dell’osservatore, cioè il centro, il clima è umido – piovoso e la stagione è la fine dell’estate, in cui la terra dà la maggior parte dei suoi frutti. Il colore è il giallo dell’argilla e l’Organo corrispondente è la Milza, che con il Fu Stomaco è deputata alla funzione digestiva, cioè ad utilizzare i prodotti della terra per trarne energia vitale. Il sentimento proprio di questa categoria è la riflessione, momento in cui si osserva ciò che accade attorno e dentro se ne prende atto.
Esaurite queste considerazioni ci pare evidente che tradurre il termine xing come movimento può essere più pertinente che farlo come elemento, poiché si rende meglio l’idea dinamica del sistema. La parola elemento è però più affine alla tradizione ed al pensiero occidentale ed è più facile da intendere come fattore comune a gruppi eterogenei di cose; come sempre la cosa migliore potrebbe essere fondere in un unico concetto i due termini, cosa che è assai difficile da attuare ricorrendo alle nostre parole, mentre invece è ovvio nella scrittura ideogrammatica.
I DUE CICLI FISIOLOGICI
Ora è opportuno considerare più da vicino i rapporti tra i cinque fattori che costituiscono il sistema. Esistono due cicli principali fisiologici che spiegano i rapporti dei vari elementi tra loro. Il ciclo Sheng di generazione procede come segue: il legno produce il fuoco, che genera la terra, che dà il metallo, il quale (fondendo) diviene acqua, che a sua volta nutre il legno; sta a simboleggiare la reciproca creazione delle cose all’interno di un continuum esistenziale. Il ciclo Ke di sottomissione è così strutturato: il legno ricopre la terra; la terra argina l’acqua, l’acqua spegne il fuoco; il fuoco fonde il metallo; il metallo taglia il legno; sottintende il reciproco controllo tra le varie forze naturali, che rende un possibile equilibrio evolutivo.
Può accadere che nel ciclo Sheng l’elemento generatore detto “madre” sia troppo potente e soverchi il successivo denominato “figlio”, oppure che nel rapporto Ke l’elemento controllato si rivolti verso il controllore, sovvertendo le gerarchie, come se un nipote si ribellasse al proprio avo.
In entrambi i casi il risultato è uno squilibrio funzionale e ne consegue una malattia più o meno grave a seconda dell’entità della turba.
Per noi occidentali è pure interessante osservare come l’espressione grafica dei cicli Sheng e Ke sia rappresentata da un cerchio e da una stella a cinque punte rivolta all’insù, che rappresenta rispettivamente la terra e l’uomo evoluto; non dimentichiamo poi che la stella a cinque punte è raffigurata tuttora sulla bandiera della Repubblica Popolare Cinese, che così ricorda la propria tradizione e compare sul cappello nelle uniformi dell’esercito e della polizia.
Infine, un’altra applicazione pratica della teoria wu xing la troviamo nella metodica dei punti Shu antichi: questi sono in numero di sessanta (solo in seguito ne vennero aggiunti altri sei), quindi cinque per ognuno dei dodici canali regolari di Agopuntura, e si trovano sulla parte distale degli arti, dal gomito e dal ginocchio, in giù fino all’estremità delle dita. Ad ognuno dei cinque punti Shu corrisponde un elemento, così come ad ogni meridiano, a seconda dell’Organo cui appartiene.
Sfruttando questi dati, alla luce dei rapporti precedentemente descritti, è possibile praticare una metodica terapeutica che può essere relativamente semplice, se si tiene conto unicamente del rapporto madre – figlio tra gli elementi per l’utilizzo dei punti di tonificazione e dispersione, e del punto Ben che agisce sull’energia dell’elemento abbinato all’organo, ma si può rivelare assai complessa volendola adattare alle diverse ore del giorno e alla stagione presente.
È difficile provare la fondatezza di tecniche diagnostiche e terapeutiche così articolate, ricavate da ritmi umani e stagionali indubbiamente diversi dagli attuali; la M.T.C. tuttavia attraverso le sue teorie e in particolare quella dei cinque elementi, ci indica una direzione in cui indagare, facendoci intuire la possibilità di importanti acquisizioni scientifiche e, perché no, di sondare un’altra dimensione del nostro essere e di ciò che gli sta attorno.