L’operatore shiatsu attraverso la pressione propone un modello energetico di riferimento più armonico al sistema energetico del ricevente, il quale a sua volta reagisce; questa relazione che viene quindi ad instaurarsi fra operatore e ricevente qui la chiamiamo “dialogo”, nel senso che l’operatore non impone un proprio modello, bensì lo propone, e il sistema che lo riceve sarà in grado quindi di accoglierlo in funzione delle proprie capacità, quanto più la proposta sarà coerente col bisogno del ricevente, tanto più questi l’accoglierà. Ma la coerenza della proposta dipenderà esclusivamente dalla capacità percettiva coinvolta, a cominciare dall’operatore. A questo punto è intuitivo comprendere che un “tocco distratto” potrà risultare eccessivo (doloroso) o insufficiente (frustrante).
Leggi l’articolo completo di Andrea Mascaro: Lo shiatsu: una questione di dialogo