Il manifesto dello Shiatsu di Mario Vatrini

My manifesto – la voce dell’esperienza
di Mario Vatrini

1. Lo shiatsu è una pratica autonoma giapponese derivante dalla concezione taoista dell’universo.
2. Dal Giappone lo shiatsu si è diffuso nel mondo, acquisendo caratteristiche locali a seconda dei Paesi in cui ha attecchito.
3. Esistono diversi modi di concepire lo shiatsu, i quali tuttavia si rifanno alla concezione taoista d’origine.
4. La concezione taoista considera l’esistenza di una forza motrice dell’universo, d’un qualificatore in assenza del quale nessun fenomeno può avvenire.
5. Questo qualificatore è sconosciuto al pensiero moderno ed in quanto tale considerato estraneo all’avvenimento dei fenomeni.
6. Il pensiero taoista considera l’esistenza di dodici qualificanti principali della forza motrice dell’universo nell’individuo, noti come canali o meridiani.
7. I dodici qualificanti principali non hanno forma o sostanza sensorialmente o strumentalmente rilevabili in quanto tali e manifestano la loro esistenza solo sviluppando percezioni extrasensoriali.
8. Le percezioni extrasensoriali non sono accettate dalla comunità istituzionale, in quanto estranee all’equazione: oggettivabile quindi vero.
9. La concezione taoista dell’universo ammette l’esistenza di forze esistenti in universi interfacciantisi con il nostro, forze intelligenti con cui inconsapevolmente interagiamo.
10. La pratica dello shiatsu stimola una percezione extrasensoriale, quella della forza vitale sotto le mani.
11. L’attenzione taoista va alla comprensione delle forze dell’universo, intesa alla trascendenza dalla realtà razionalizzabile.
12. Lo shiatsu fa propria l’attenzione e l’intenzione taoista.
13. La tradizione taoista ci ha lasciato mappe ed istruzioni per viaggiare sulla via.
14. Lo shiatsu è stato insegnato sempre ed indistintamente a tutti, dal medico al becchino, perché la ricerca della trascendenza è un diritto di tutti.
15. Lo studio della trascendenza fisica dell’organismo umano, nello shiatsu effettuata con pressioni, determina gli effetti di benessere.
16. Gli effetti di benessere sono stati confusi dagli individui sensorialmente basati come cura di sintomi o patologie.
17. L’interpretazione dei fenomeni dell’universo dipende sempre dal punto di vista, dagli strumenti percettivi impiegati e dai pregiudizi dell’interpretante.
18. La percezione della realtà extrasensoriale dell’universo è ed è sempre stata d’una minoranza.
19. Individui della maggioranza che entrano nella minoranza cercano invariabilmente di trasformarla in maggioranza.
20. L’autonomia di pensiero della minoranza è sempre in discussione dalla maggioranza, se l’accettasse dovrebbe ammettere delle realtà scomode.
21. Il disagio avvertito dalla maggioranza quando si relaziona alla minoranza può diventare tale, da far preferire l’estinzione della minoranza per smettere di avvertirlo.
22. La minoranza deriva dalla maggioranza iniziale.
23. Nella minoranza ci sono fatalmente dei collaborazionisti.
24. Lo shiatsu è fatto dalla minoranza e disfatto dalla maggioranza.
25. Una diversa percezione dell’universo trasforma un individuo della maggioranza in uno della minoranza. Lo shiatsu può operare questa trasformazione.
26. Voler appartenere sia alla maggioranza che alla minoranza stabilisce crisi d’identità.
27. La maggioranza riconosce solo ciò di cui ammette l’esistenza, ed è molto poco.
28. Chi, della minoranza, passa alla maggioranza è soprattutto un traditore di se stesso.
29. Per la minoranza i diplomi sono privi di significato, ma servono per impressionare la maggioranza.
30. Una scuola di shiatsu può giustificare la propria esistenza per minoranza o maggioranza, predisponendo quindi per il superamento dei cinque sensi o per impedire che accada.
31. L’allievo di una scuola di shiatsu sensorialmente basata è meglio che passi ad una di osteopatia.
32. Lo stretching dei meridiani non esiste, esistono le tecniche miotensive.
33. Chiamare i fenomeni con il proprio nome evita confusioni.
…(sequitur)

(articolo di Mario Vatrini, da Shiatsu Do n°10 giugno 1998)

Il video di Masunaga realizzato e presentato da Mario Vatrini:

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