Secondo uno studio della Regione Lombardia, sono 60.000 in Italia i professionisti del settore delle Discipline Bio Naturali. Si tratta di 60.000 lavoratori autonomi che contribuiscono al benessere dei cittadini e della società, senza alcun costo per lo Stato.
In un periodo in cui tutti parlano delle “liberalizzazioni”, diversi enti locali, stanno mettendo in discussione il diritto costituzionale di questi lavoratori a svolgere la loro attività con la risibile motivazione che si tratterebbe di “esercizio abusivo di attività estetica”.
Il Comune di Torino ha appena modificato in tal senso i regolamenti comunali, mentre un comune della provincia ha ordinato la chiusura dello studio di un operatore Shiatsu.
Penso che chi ha approvato questa modifica non conosca lo shiatsu. Si potrebbe chiedere il permesso per far una manifestazione davanti al comune o da qualche parte: tutti gli operatori shiatsu di torino riuniti per offrire un trattamento, per fare vedere cosa fa nel proprio studio da professionista un operatore Shiatsu. Perchè si sta parlando di Professionisti!!! vogliono liberalizzare le professioni a parole e contemporaneamente ne massacrano altre, mettendo in seria difficoltà una categoria di professionisti che nulla ha da invidiare a chi è protetto dai propri Ordini Riconosciuti.
E’ proprio così.
Ci stiamo mobilitando a tutti i livelli, nazionale e locale, per difendere i nostri diritti, sui mass media, nel campo giuridico, amministrativo, sociale e di categoria.
A Torino si è costituito un gruppo di lavoro per organizzare iniziative. Se vuoi contribuire puoi scrivere a piemonte@fis.it
Su richiesta della Federazione Italiana Shiatsu, la Commissione Salute della Conferenza Stato Regioni ha emesso un parere relativo alla pratica dello Shiatsu e qualifica degli operatori.
“Pertanto, la Commissione Salute, considerato che le due attività, quella dello shiatsu e quella degli estetisti, sono distinte e non sovrapponibili, non ha ritenuto congruo, ad oggi, considerare lo shiatsu fra le competenze esclusive e specifiche degli estetisti.”