Per il presidente Sipps «In un’epoca in cui i bambini vivono tempi accelerati e non adatti ai loro ritmi naturali è importante cercare nuovi strumenti che consentano ai più piccoli di imparare a ‘stare bene’».
Il meridiano della Vescicola Biliare rappresenta l’aspetto esecutivo che pianifica e mantiene l’equilibrio del corpo e della psiche. L’energia della Vescicola Biliare regola la capacità di prendere decisioni e di assumersi responsabilità. L’energia del meridiano del Fegato invece viene spesso paragonata, nei testi di medicina tradizionale cinese, a un generale: essa, con sguardo limpido, mantiene l’ordinamento interno del corpo e ci consente di pianificare e vedere con chiarezza. Uno squilibrio in questo meridiano può essere la causa di un temperamento insofferente e facilmente irascibile.
Makko-Ho, esercizio F: Vescicola Biliare e Fegato (Elemento Legno)
Makko Ho – Esercizio F
Seduti, gambe tese e divaricate al loro massimo. Stendete le braccia verso l’alto, ruotate il busto verso la gamba destra e flettetevi sulla gamba sinistra. Spingete indietro il braccio destro in modo da poter guardare il soffitto da sotto il braccio.
Respirate profondamente in questa posizione flettendo un po’ di più il busto ad ogni espirazione; ritornate poi nella posizione di partenza e ripetete dall’altro lato.
Tornati nella posizione di partenza, flettete il busto in avanti, come se voleste appoggiare l’addome a terra: ad ogni espirazione cercate di andare un po’ più avanti. Lentamente tornate nella posizione di partenza ed, espirando, sciogliete la posizione delle braccia.
Il meridiano del Ministro del Cuore corrisponde, anatomicamente, al pericardio, la membrana che circonda e protegge il cuore. Ed infatti anche dal punto di vista energetico il Ministro protegge il meridiano del Cuore. L’energia di questo meridiano ci dà la capacità di mantenere la calma nei momenti di agitazione e accompagna i nostri momenti di gioia e di tristezza consentendoci di vivere e comunicare le nostre emozioni.
Il meridiano del Triplice Riscaldatore, a differenza degli altri undici meridiani tradizionali, non è correlato ad un organo specifico, ma ha una funzione estremamente importante: riscalda e protegge il corpo.
Makko-Ho, esercizio E: Ministro del Cuore e Triplice Riscaldatore (Elemento Fuoco Supplementare)
Makko Ho – Esercizio E
Seduti, gambe incrociate. Incrociate anche le braccia appoggiando il palmo delle mani sul ginocchio opposto. Espirando flettete il busto in avanti, tenendo le braccia il più distese possibile e spingendo le mani verso l’esterno. Fate alcuni respiri in questa posizione e ad ogni espirazione cercate di allontanare sempre di più le mani dal corpo e avvicinare la fronte a terra. Durante un’espirazione sollevatevi e ripetete una seconda volta incrociando braccia e gambe nell’altro senso.
“L’arte del cuore” è la base del nostro lavoro nello Shiatsu: ascolto, presenza e sensibilità.
L’arte del cuore consiste nel fare del cuore un centro che possa ricevere tutti gli impulsi restando aderente al naturale, alla natura propria.
L’arte del cuore permette di svuotare il cuore per restare in possesso di sé e dell’universo.
In un cuore calmo e vuoto nulla si attacca sconsideratamente, nulla lo occupa indebitamente, ma tutto si presenta ed è ricevuto per essere pesato ed apprezzato.
(C. Larre, E. Rochat de la Vallée, dal “Huangdi Neijing Lingshu” – La psiche nella Tradizione Cinese, Jaka Book – So Wen, p. 73)
Il meridiano della Vescica regola, insieme ai Reni, la funzione di purificazione del corpo. Governa inoltre il sistema delle ghiandole ormonali ed influenza la capacità di agire con energia e risolutezza di fronte alle vicende della vita. Il meridiano dei Reni lavora in coppia con quello della Vescica ed è la sede dell’energia vitale di base che ci consente di fronteggiare lo stress.
Makko-Ho, esercizio D: Vescica Urinaria e Reni (Elemento Acqua)
Makko Ho – Esercizio D
Seduti a terra con la schiena dritta e le gambe distese e parallele tra loro. Stendere le braccia verso l’alto con il palmo rivolto all’interno (uno di fronte all’altro). Espirando andate in avanti con il busto facendo partire il movimento dal bacino. Spingete il tronco e le braccia in avanti come se voleste andare a toccare qualcosa che è oltre i vostri piedi.
A seconda di dove arrivano le mani, senza forzare, afferrate i piedi o la gamba.
Respirate profondamente e ad ogni espirazione, senza piegare le ginocchia, cercate di andare un po’ più avanti.
Espirando, dopo un paio di minuti, tornate alla posizione iniziale.
L’energia del meridiano del Cuore mantiene l’armonia della nostra anima e dei nostri sentimenti e ci dona calma interiore e chiarezza dello spirito. Strettamente correlata a quella del Cuore è l’energia del meridiano dell’Intestino Tenue che ha il compito di separare ciò che è puro da ciò che è impuro: il buon equilibrio energetico di questo meridiano permette di avere la capacità di discernere se gli input esterni sono per noi necessari, inutili o dannosi.
Makko-Ho, esercizio C: Cuore e Intestino Tenue (Elemento Fuoco)
Makko Ho – Esercizio C
Seduti a terra, gambe piegate, ginocchia divaricate e piante dei piedi uniti.
Afferrate con le mani le punte dei piedi o le caviglie, spingete le ginocchia verso terra, aprite i gomiti e spingeteli in avanti e verso il basso.
Espirando piegate il tronco in avanti, facendo partire il movimento dal bacino. Flettete la testa avvicinandola alla punta dei piedi.
Respirate profondamente per tutto il tempo dell’esecuzione e poi lentamente ritornate alla posizione di partenza.
L’energia del meridiano dello Stomaco ci consente di assumere nutrimento: non soltanto il nutrimento fisico, ma anche quello spirituale, mentale e sociale. Il meridiano dello Stomaco è infatti correlato al nostro appetito, un appetito generico, non solo di cibo, nei confronti dell’intera vita. La Milza ed il Pancreas hanno invece la funzione di ricavare energia dal nutrimento e questo vale tanto per il nutrimento fisico quanto per quello “più sottile”.
Makko-Ho, esercizio B: Stomaco, Milza e Pancreas
Makko Ho – Esercizio B
In ginocchio, seduti per terra tra i polpacci. Inspirare profondamente ed espirando appoggiare le mani a terra dietro la schiena sentendo l’allungamento delle cosce e di tutta la parte frontale del corpo.
Chi è più flessibile all’espirazione successiva può appoggiare i gomiti a terra.
Se si è molto sciolti, all’espirazione ancora successiva provare ad appoggiare la schiena e terra, stendere le braccia oltre la testa e rimanere almeno un minuto in questa posizione.
Lentamente tornare alla posizione di partenza e piegarsi in avanti portando la fronte a terra per rilassare la schiena.
E’ importante tenere sempre le ginocchia divaricate solo all’ampiezza delle anche e non di più, inoltre non si devono mai sollevare da terra.
Se questo non è possibile è necessario fermarsi prima, ovvero alla fase in cui sono appoggiati a terra i gomiti oppure le mani. Non forzare. Non eseguire l’esercizio se causa fastidio o dolore alle ginocchia o altrove.
L’energia del meridiano dei Polmoni ci consente di ricevere il Ki (energia vitale) attraverso la respirazione, attraverso lo scambio d’aria con l’esterno. Ad un livello energetico più sottile, il meridiano dei Polmoni regola tutti gli scambi con l’esterno, includendo anche i rapporti interpersonali. Un buon equilibrio energetico in questo meridiano ci consente un buon rapporto con il mondo esterno.
Il meridiano dell’Intestino Crasso è il complementare Yang del meridiano dei Polmoni, Yin, e consente l’eliminazione di sostanze di rifiuto sia fisiche che “mentali”: la capacità a “lasciar andare” idee, pensieri, “cose” ormai inutili alla nostra persona è determinata dall’armonico fluire energetico nel meridiano dell’Intestino Crasso.
Makko-Ho, esercizio A: Polmoni e Intestino Crasso (Elemento Metallo)
Makko Ho – Esercizio A
Posizione eretta, coi piedi paralleli (distanti fra loro della stessa ampiezza delle spalle o delle anche). Gambe distese, ma ginocchia morbide, non bloccate. Braccia tese dietro la schiena, pollici agganciati e indici tesi. Le altre dita sono piegate.
Inspirare profondamente inarcando la schiena e portando indietro la testa.
Espirando piegare il tronco in avanti, facendo partire il movimento dal bacino, e lasciarlo cadere rilassato, avvicinandolo il più possibile alle gambe. Stendere bene le braccia puntando gli indici al soffitto.
Respirare profondamente 3-4 volte in questa posizione e poi, piegando leggermente le ginocchia, risalire espirando e tornare in posizione eretta.
Ripetere invertendo l’aggancio dei pollici.
Quando insegno la meditazione incomincio spesso dicendo: “Riportate la mente a casa. Allentate la presa. Rilassatevi.” Riportare la mente a casa significa portare la mente nello stato di dimorare nella calma mediante la pratica della presenza mentale. Al livello più profondo, riportare la mente a casa significa rivolgerla verso l’interno e farla riposare nella natura della mente. Questa è la forma più alta di meditazione. Allentare la presa significa liberare la mente dalla prigionia dell’afferrare, riconoscendo che la paura, il dolore e l’angoscia derivano dall’avidità della mente che afferra. A livello più profondo, la fiducia che nasce dalla sempre maggiore comprensione della natura della mente ispira quella profonda e naturale generosità che vi rende capaci di lasciar andare tutti gli attaccamenti che sono nel vostro cuore. Così il cuore si libera, sciogliendosi nell’ispirazione della meditazione.
Infine, rilassarsi significa essere spaziosi e rilassare la mente da tutte le tensioni. A livello più profondo, vi rilassate nella vera natura della mente, lo stato di Rigpa. E’ come colare lentamente una manciata di sabbia su una superficie piatta: ogni granello trova spontaneamente il suo posto. Lo stesso accade se vi rilassate nella vostra vera natura, lasciando che i pensieri e le emozioni si calmino naturalmente dissolvendosi nello stato naturale della mente.
(Sogyal Rimpoche, Riflessioni quotidiane sul vivere e sul morire, 3/1)
La copertina del TIME del 3 febbraio è stata dedicata alla mindfulness. Ad essere più precisi, alla Mindfulness Revolution (“The art of finding focus in a stressed-out, multitasking culture“) che sta ormai da anni “colpendo” gli USA.