La struttura energetica dell’essere umano è composta da una fitta rete di canali energetici: i meridiani. Tali canali portano l’energia vitale (Ki in giapponese, Qi in cinese) in ogni parte, organo e cellula del corpo.
I meridiani tradizionali della medicina cinese sono 12, raggruppati in 6 coppie:
- Polmoni e Intestino Crasso,
- Stomaco e Milza,
- Cuore e Intestino Tenue,
- Vescica e Reni,
- Ministro del Cuore e Triplice Riscaldatore,
- Vescicola Biliare e Fegato.
Il libero fluire dell’energia vitale nel circuito dei meridiani è la base fondamentale per il benessere e per la salute; gli esercizi Makko-Ho sono molto utili a tale scopo.
Questi sei esercizi (uno per ogni coppia di meridiani) sono stati proposti da Shizuto Masunaga nel suo libro “Esercizi Zen per Immagini” dove vengono presentati anche numerosi completamenti e varianti.
Non sono esercizi “ginnici”, non dovete dimostrare quanto siete sciolti o porvi obbiettivi particolari: l’unico obiettivo da porsi è quello di utiizzare al massimo le vostre capacità, portando il corpo al suo limite di resistenza, ma mantenendo una respirazione calma e rilassata. Se infatti vi “bloccate” interiormente, il senso di questi esercizi si perde: dovete rimanere rilassati, concentrarvi sulle linee di tensione, assecondare il movimento con la respirazione e la vostra flessibilità aumenterà.
Eseguendo questi esercizi tutti i giorni (se possibile al mattino) potrete diagnosticare la condizione dei vostri meridiani e al tempo stesso migliorare giorno dopo giorno il fluire dell’energia nei meridiani stessi. Eventuali blocchi energetici lentamente si scioglieranno e potrete così mantenere una condizione di salute ottimale e prevenire l’insorgere di malesseri e malattie.
In breve, alcune regole da seguire sono:
- Eseguire i movimenti durante l’espirazione.
- Non forzare mai, ma portare dolcemente il corpo fino al limite di resistenza, senza superarlo, e fermarsi in questa posizione respirando profondamente.
- Mantenere ogni posizione per almeno un minuto.
- Se, per qualsiasi motivo, si prova fastidio, disagio o dolore interrompere immediatamente l’esercizio.
Prima di iniziare:
- Scegliete un luogo calmo e tranquillo ed osservate semplicemente il respiro. I piedi sono paralleli e distano l’uno dall’altro la larghezza del bacino: appoggiate la mano sinistra su quella destra, tenendo i palmi rivolti verso l’alto. Le mani sono all’altezza dell’addome e il bordo esterno (la parte del mignolo) è appoggiata al busto, poco sotto l’ombelico.
- Portate l’attenzione sul vostro respiro senza modificarlo: prima o poi accadrà che sentirete la respirazione fluire nell’addome e voi diverrete consapevoli del vostro centro. Ciò accade da sé, non cercate di provocarlo artificialmente, perché in questo modo lo impedireste soltanto.
- Quando vi sentite rilassati e centrati procedete con il primo esercizio.
- Eseguire gli esercizi nell’ordine: A, B, C, D, E, F (cliccare sulle immagini per vedere i dettagli dei singoli esercizi):
I disegni della testata sono di Nicolò 9 anni e Sebastiano quasi 7 anni (grazie a Barbara Guzzi).
I disegni con le lettere sono tratti da “Esercizi Zen per Immagini” di Shizuto Masunaga.
Una sequenza alternativa di stiramenti dei meridiani che si può eseguire stando in piedi:
https://shiatsunaet.wordpress.com/2016/01/11/meridiani-stretching/