Segnalo un interessante articolo de “Il Post” che riporta i risultati di uno studio scientifico sulla disponibilità delle persone a essere “toccate” nelle varie zone del corpo da altre persone con cui hanno vari gradi di confidenza (partner, parenti ed estranei). Ne risulta, e non mi stupisco, che gli italiani, ed in particolare i maschi, sono poco propensi a farsi toccare (addirittura meno dei finlandesi…).
Purtroppo lo studio non considera nello specifico i professionisti del lavoro sul corpo, come gli Operatori Shiatsu, però conferma la validità di alcuni principi che insegno e che applico nella mia pratica di Shiatsu:
- evito, ovviamente, le zone intime,
- verifico sempre se i clienti hanno specifiche zone “tabù” (molti ad esempio non gradiscono il contatto alle mani o ai piedi o alla testa, ecc.),
- nelle prime sedute e comunque all’inizio del trattamento preferisco in ogni caso partire lavorando la schiena, le spalle e le braccia in modo che la persona si senta maggiormente a suo agio e possa rilassarsi più facilmente.
(leggi l’articolo de Il Post: “L’indice di toccabilità delle persone”…)