Shiatsu e “mal di testa”

Intervento di Andrea Mascaro all’interno del Convegno sulle “Terapie non farmacologiche e integrate per la cura della cefalee”, organizzato dalla SIPNEI e tenutosi a Firenze il 9 aprile 2016

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SHIATSU E CEFALEE
TERAPIE NON FARMACOLOGICHE (IPOTESI PER UN FUTURO INTEGRATO)
DOVE INSERIRE LO SHIATSU

La domanda ancora aperta riguarda in quale segmento del percorso salute della persona possa inserirsi utilmente lo Shiatsu. La risposta sorgerà spontaneamente solo chiarendo due aspetti fondamentali:

  • cos’è lo Shiatsu veramente, quindi uscendo dalle errate interpretazioni e categorizzazioni;
  • qual è il vuoto lasciato ad oggi dalle terapie convenzionali, che è innegabile e che è alla base della ricerca da parte delle persone di soluzioni terapeutiche alternative e del successo delle stesse.

Solo provando a calarci con onestà intellettuale e competenza in questi interrogativi, allora potremo veder sorgere una risposta razionale ed allo stesso tempo innovativa, che possa offrire un sostegno completo alle richieste di cura ma anche al mantenimento della salute, quindi come azione preventiva, rispetto alla possibile insorgenza di disturbi, disfunzioni o patologie, ma anche evolutiva per la crescita del genere umano (con ovvie ricadute benefiche sull’ambiente, sulla società, e sul sistema mondiale in genere).

PREMESSA

Dal punto di vista energetico, nello specifico per lo Shiatsu, è più appropriato parlare di “mal di testa” piuttosto che di cefalee, anche per il motivo deontologico che l’Operatore Shiatsu non fa diagnosi medica. La testa è percorsa da una articolata rete di canali energetici (meridiani), prevalentemente yang (si confronti anche il recente studio realizzato da Fior di Prugna – Azienda Sanitaria di Firenze – di Baccetti, Meli, Terranova, Traversi – seppur mirato alla MTC e non allo Shiatsu), e quindi la sensazione del mal di testa, nelle sue varie forme e declinazioni, denuncia uno squilibrio nella circolazione energetica riconducibile ad uno o più meridiani; la manifestazione fisica quindi ne è una conseguenza.
Bibliografia:

  • Zen Shiatsu di Shizuto Masunaga
  • Trattato Professionale di Shiatsu di Fabio Zagato – Edizioni RED
  • I meridiani Shiatsu – Atlante di Fabio Zagato – Editore EDRA

RICERCA SCIENTIFICA

A livello di ricerca scientifica si nota una decisa carenza di studi che mostrino un’evidenza nella relazione fra Shiatsu e Cefalee o mal di testa in genere. Tra l’altro spesso vi è sovrapposizione fra Shiatsu, Agopuntura e Digitopressione. Ma questa carenza non vale solo per le cefalee. Una revisione della letteratura del 2011 (The evidence for Shiatsu: a systematic review of Shiatsu and acupressure – Robinson, Lorenc e Liao) ha evidenziato questo: su una selezione di 1714 pubblicazioni, alla fine, per lo Shiatsu, ne sono state incluse solo 9.

Più nello specifico, uno studio osservazionale del 2014, condotto da un team di ricercatori italiani, sull’uso delle CAM nei mal di testa in età pediatrica (Dalla Libera, Colombo, Pavan, Comi – pubblicato da Neurological Sciences), ha evidenziato che nei casi di mal di testa nei bambini (emicranie con e senza aurea e cefalee tensive), l’80% ricorre alle CAM (ricomprendendo tra queste anche lo Shiatsu) a livello preventivo, per diversi motivi: evitare l’uso cronico di farmaci con relativi effetti collaterali, inefficacia della medicina convenzionale, interesse verso approcci integrati, ecc… La conclusione cui giunge lo studio è un invito rivolto ai neurologi di informarsi ed essere pronti a conoscere le terapie CAM e ad interagire direttamente con gli esperti CAM, al fine di coordinare un approccio integrato per la salute.

LO SHIATSU

Lo Shiatsu è una Disciplina Corporea di origine orientale, che trova fondamento culturale nella Medicina Tradizionale Cinese e nei massaggi della tradizione giapponese. Il termine Shiatsu significa “dito che preme”, e sottolinea l’aspetto caratterizzante della tecnica, che è appunto la pressione, fattore questo che lo contraddistingue dai massaggi più convenzionali. La pressione shiatsu è rivolta direttamente alla circolazione energetica dell’individuo, ed indirettamente al piano corporeo, il quale viene comunque stimolato nelle sue inevitabili interconnessioni biologiche.
Il focus dello shiatsu rimane pertanto la circolazione energetica (il cosiddetto Ki o Qi, che non trova un equivalente significato nella terminologia occidentale, e che viene tradotto per analogia nei termini di “energia”, “soffio vitale”, ecc…); quando parliamo di Qi quindi, ci riferiamo ad un principio vitale che rappresenta il naturale minimo comune denominatore dell’universo in genere (potremmo anche dire che rappresenta l’universo in genere), e quindi della persona, in tutti i suoi aspetti psichici e fisici, che la caratterizzano nella sua unicità e originalità; pertanto si sottrae, per definizione, a possibili categorizzazioni o traduzioni statistiche. Lo shiatsu è una disciplina pragmatica ma che allo stesso tempo riesce ad agire su quel piano profondo, irraggiungibile dalle altre vie convenzionali, che usano appunto approcci logico-razionali, seppur sistemici. Per l’operatore Shiatsu dunque non esiste il mal di testa (o la cefalea), bensì “quella persona che ha anche il mal di testa”, non semplicemente nell’accezione etica dell’affermazione, ma nel senso che non gli è possibile operare altrimenti.

A sostegno di questo interviene proprio la revisione della letteratura sullo shiatsu citata in apertura (Evidence for Shiatsu di Robinson), la quale conclude lanciando una sfida sull’organizzazione di uno studio ben fatto, perché lo Shiatsu (al pari delle CAM) è una “disciplina complessa, individualizzata e centrata sul paziente”. Non di meno l’evoluzione stessa della ricerca EBM, sta andando verso i cosiddetti One Person Trials, che valorizzano la complessità della singola persona piuttosto che la linearità di una meta analisi, la quale si lascia alle spalle, appunto, un immenso territorio inesplorato che è il singolo individuo.
(cfr Nicholas J. Schork – Personalized medicine: time for one-person trials).

OBIETTIVI

La Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori (FISIEO) si prefigge l’obiettivo di lavorare in sinergia con la ricerca scientifica, in particolare con la SIPNEI, per colmare questo vuoto, cercando di dare, da un lato, evidenza scientifica allo Shiatsu, e allo stesso tempo di garantirne l’identità e la qualità dell’Operatore Shiatsu e di conseguenza il personale contributo al “progetto salute”, che va ben al di là della “semplice assenza di sintomi” (Organizzazione Mondiale della Salute).

Andrea Mascaro
Operatore e Insegnante di Shiatsu
Iscritto ai Registri della FISIEO
(Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori)

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Un pensiero riguardo “Shiatsu e “mal di testa”

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